La riforma del sistema di vigilanza delle società cooperative è ormai prossima al traguardo. L’Unci, guidata dal presidente nazionale Andrea Amico e dal presidente dell’associazione di settore Unci AgroAlimentare, Gennaro Scognamiglio, ha partecipato all’incontro convocato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro Adolfo Urso e del sottosegretario Massimo Bitonci, per la presentazione della proposta del disegno di legge delega del governo.
Il provvedimento che andrà a modificare l’attuale norma (dlgs 220/2002) che regolamenta le attività di vigilanza degli enti cooperativi e mutualistici e loro consorzi, insieme alle società di mutuo soccorso, definendo il ruolo centrale svolto dalle associazioni di rappresentanza riconosciute, sarà approvato entro il mese di marzo dal Consiglio dei ministri, dopo un iter durato circa due anni.
La riforma ribadisce i principi costituzionali, sanciti dall’articolo 45 della Carta, come il riconoscimento della funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata, promuovendone e favorendone l’incremento con i mezzi più idonei, e allo stesso tempo adegua il quadro legislativo ai mutamenti legati all’attuale contesto economico e sociale.
Un risultato che appare equilibrato e rispondente agli obiettivi prefissati e che coglie l’importanza della valorizzazione della mutualità, da sempre questione centrale per l’Unci, come ha sottolineato il presidente Amico, perchè identificativa della cooperazione e fondamentale per garantire il primato del lavoro.
L’Unci è nata nel 1971, ad opera di un nucleo di cooperatori provenienti dalle fila delle Acli e della Cisl, per dare vita ad una centrale di promozione e attuazione degli ideali di libertà, giustizia e solidarietà che devono caratterizzare la presenza dei cattolici nel sociale, mettendo in primo piano la persona umana. L’associazione si ispira alla dottrina sociale della Chiesa, avendo come riferimenti le encicliche Laborem Exercens, Quadragesimus Anno e Rerum Novarum.
L’Unione si è sviluppata negli anni con una propria autonoma collocazione ed ha sempre evidenziato la necessità di un recupero dei valori originari della cooperazione. L’attività dell’Unci, si rivolge principalmente alla promozione, orientamento, sostegno ed erogazione di servizi, attraverso un’ampia rete territoriale, per sviluppare e sostenere le cooperative associate, al fine di potenziare l’occupazione, il reddito dei soci cooperatori e le funzioni di mutualità esterna.
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